Orientamento in situazioni di crisi
Eventi quali fusioni, ristrutturazioni, licenziamenti, spostamenti di collaboratori in altre funzioni, pressioni crescenti del mercato esterno, cambiamenti nell’immagine della figura dell’individuo nel suo ruolo professionale costituiscono aspetti molto sentiti nel mondo lavorativo di questi anni e rientrano a pieno diritto in quelle che vengono definite situazioni di crisi.
La paura di perdere il posto di lavoro pesa notevolmente sul benessere della persona tanto che anche la sola preoccupazione può avere un forte impatto:
“L’incertezza del posto di lavoro influisce direttamente sui processi fisici ed emotivi, ad esempio sugli ormoni dello stress e sul sistema immunitario” (J.Siegrist, “Die Personalführung”, rivista, 2004)
Si è potuto notare come i dipendenti non soffrono solo a seguito di ristrutturazioni aziendali negative con conseguenti licenziamenti ma anche delle riorganizzazioni che prevedono la crescita dell’organizzazione e anche l’assunzione di personale. Venendo a mancare, per effetto del “rimescolamento organizzativo”, le reti conosciute di supporto interno ma anche a causa del surplus di lavoro dovuto alla riorganizzazione e/o all’espansione, i dipendenti vivono una diminuzione drastica del loro benessere (Wasterlund,H. e al. 2004,”Workplace Expansion,Long term Sickness Absence and Hospital Admission”, in The Lancet,vol.336/9416)
Più in generale tutte le situazioni lavorative che pongono il dipendente in una condizione in cui sente di “dover ricominciare da capo”, dover dimostrare ciò che è capace di fare, può portare a un sentimento di destabilizzazione, a sentirsi vulnerabile, in uno stato di stress emotivo che se protratto nel tempo, può essere responsabile di altri e più complessi sintomi si esaurimento psico-fisico.